FILBI - Federazione italiana lavoratori bonifica e irrigazione

30/10/2020

Bonifiche, smart working, anticipo Tfr, riduzione costi dell'energia e stabilizzazione avventizi.

La situazione di profonda incertezza in cui versa il nostro Paese a causa del nuovo propagarsi del COVID-19 non accenna a diminuire e appare chiaro che fino alla prossima primavera dovremo affrontare e convivere con una serie di problematiche complesse. In questo contesto, non c’è dubbio che i lavoratori dei consorzi di bonifica continueranno a rappresentare, grazie alla loro attività, un punto di riferimento essenziale per l’intera comunità.”
Lo afferma Gabriele De Gasperis, segretario generale Filbi, a margine dell'Esecutivo Filbi organizzato in videoconferenza per monitorare levoluzione della situazione sui territori e analizzare le principali criticità che si stanno presentando in questo momento di grande difficoltà per il paese.
Considerando la situazione a cui andiamo incontro, rientra senza dubbio tra le priorità per il nostro settore il raggiungimento di un accordo quadro nazionale sullo smart working per i consorzi di Bonifica che ne permetta e ne regoli l'applicazione negli Enti. Allo stesso tempo è fondamentale, in un momento così difficile, che la controparte accolga la proposta della Filbi di far ottenere ai lavoratori della bonifica che ne abbiano necessitàun'anticipazione del TFR con causale Covid-19 prosegue De Gasperis. Riteniamo, inoltre, che sia a livello nazionale sia a livello regionale, i Consorzi di Bonifica debbano essere oggetto di una nuova politica di investimenti. In questo senso, come da noi già proposto in altre occasioni, si deve intervenire sia riducendo gli oneri relativi al costo dellenergia sostenuta dagli enti, sia valorizzando, Consorzio per Consorzio, la professionalità dei dipendenti” aggiunge il segretario generale per poi precisare: “nelle realtà in cui è più necessario, bisogna ragionare nell’ottica di una ripresa del turn-over, procedendo quindi alla progressiva stabilizzazione dei lavoratori avventizi, utili alla piena erogazione dei servizi per la cittadinanza e gli agricoltori. Primi passi in questa direzione sono già stati fatti in alcune realtà, come per esempio recentemente in uno dei Consorzi del Lazio, ma si deve andare avanti a partire da regioni come la Sicilia, la Sardegna e la Puglia in cui questa necessità è più pressante e dove da tempo la Filbi propone soluzioni in merito.

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