FILBI - Federazione italiana lavoratori bonifica e irrigazione

06/04/2020

Coronavirus, consorzi scelgano il confronto per sicurezza e ammortizzatori sociali

“Il nostro Paese sta affrontando una sfida epocale ed anche i Consorzi di Bonifica si trovano ad affrontare una sfida altrettanto storica: individuare i modi più corretti per garantire l’equilibrio tra il mantenimento dei servizi per i cittadini e gli agricoltori e la piena sicurezza dei lavoratori.”

È quanto ha dichiarato il segretario generale della Filbi-Uila Gabriele de Gasperis a margine dell’Esecutivo Filbi, appuntamento che si tiene ogni settimana in videoconferenza per monitorare la situazione relativa all’emergenza scaturita dal diffondersi del Covid-19.

“Una parte del mondo della Bonifica, con l’attivo contributo delle Organizzazioni Sindacali, ha accettato la sfida e si sta muovendo sia sotto il profilo della sicurezza quanto sotto quello dell’organizzazione del lavoro. Ci sono Consorzi – come la maggior parte di quelli emiliano romagnoli e quelli toscani, solo per citare due tra le regioni più attive – in cui, per esempio, sono state attivate tutte le modalità di confronto e di partecipazione previste dal protocollo sottoscritto da Cgil, Cisl e Uil” precisa De Gasperis. “Ma c’è anche un’altra sfida da cogliere ed è quella che riguarda la gestione e l’attivazione degli ammortizzatori sociali di cui il nostro settore, fortunatamente, non ha fatto, in passato, un uso diffuso. Ed è questa una sfida che va colta da Nord a Sud attraverso il confronto con le Organizzazioni Sindacali e l’eventuale sottoscrizione di accordi che prevedano l’anticipo da parte degli Enti dei trattamenti e l’integrazione degli stessi ai sensi di quanto peraltro già previsto dal nostro CCNL.”
“A tutti quei consorzi, invece, che pensano di poter affrontare l’attuale emergenza senza confrontarsi con le organizzazioni sindacali su temi determinanti come la sicurezza e gli ammortizzatori sociali, ricordiamo la centralità del ruolo dei rappresentanti dei lavoratori, ribadito anche nel contratto, e il rischio che senza soluzioni condivise si possano compiere scelte che danneggiano sia i lavoratori quanto gli Enti stessi”.

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