FILBI - Federazione italiana lavoratori bonifica e irrigazione

26/02/2021

In Sardegna è urgente stabilizzare gli avventizi e rivedere la legge quadro dei Consorzi di Bonifica

Si è svolto ieri l’attivo regionale della Filbi Sardegna, nel corso del quale sono emerse, tra le altre, due esigenze prioritarie: la stabilizzazione dei lavoratori avventizi e l’avvio di un percorso di revisione della legge regionale in materia di Consorzi di Bonifica n. 6/2008.

“E’ vergognoso che una norma regionale in vigore da più di un anno non venga ancora applicata” ha dichiarato sul tema della stabilizzazione degli avventizi della bonifica il segretario generale della Filbi Gabriele De Gasperis. “Ed è ancora più vergognoso in quanto si parla di lavoratori che svolgono funzioni essenziali e fondamentali per l’attività degli Enti. Riteniamo che non sia più possibile far rimanere in un precariato permanente dei lavoratori che, in alcuni casi, da più di un decennio lavorano nei Consorzi di Bonifica. Per questo” ha aggiunto il segretario generale “chiediamo alla politica regionale di intervenire ed assumere le scelte necessarie a sanare questa ingiustizia investendo nell’aspetto più importante: quello del capitale umano.”

A proposito della legge regionale di bonifica 6/2008 è intervenuto il segretario regionale Franco Pani che ha dichiarato: “Urge un ampliamento delle funzioni ed un potenziamento del ruolo dei Consorzi di Bonifica, vere e proprie “sentinelle del territorio”, che rappresentano lo strumento più efficace nel contrasto al dissesto idrogeologico ed a supporto del mondo agricolo.” ha aggiunto Pani spiegando che “nel corso dell’attivo regionale abbiamo condiviso una proposta di revisione della Legge, elaborata dalla Filbi Sardegna, che invieremo a tutti i gruppi consiliari del Consiglio Regionale ed alla controparte per incominciare un confronto non più differibile”.

“In un momento di difficoltà e incertezza sul futuro come quello che il nostro paese vive da ormai un anno” concludono De Gasperis e Pani “è necessario che la politica regionale, da una parte riconosca l’impegno quotidiano dei lavoratori che non si sono mai fermati garantendo i servizi essenziali per il settore agricolo e per l’intera collettività e, dall’altra, metta in condizione i Consorzi di svolgere al meglio il loro ruolo nella tutela del territorio e nel contrasto al dissesto idrogeologico”.

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